Liberta’ di stampa: limiti e sfide

Moderatrice: Mariana Diaz Vásquez, Cile-Italia

Relatrici: Liliana Ortiz (Messico); Grecia Aguilera (Guatemala); Jenny Perez (Cile-Germania); Ines Llambias (Cile); Alba Kepi (Albania-Italia); Vera Shcherbakova (Russia-Italia)

Questo panel sulla libertà di stampa i suoi limiti e anche le sue sfide, ha approfondito i principali ostacoli incontrati dai giornalisti e dalle giornaliste in diversi scenari: da un paese con poche garanzie di sicurezza per i giornalisti, a un contesto di guerra. Inoltre, abbiamo parlato del ruolo dei media europei nella lotta per la libertà di stampa.

In particolare, dal Messico abbiamo avuto la testimonianza di Liliana Ortiz: “Per molti anni il Paese ha affrontato una situazione complessa nell’esercizio del giornalismo, non solo perché i governi hanno messo a tacere molte voci e penne, ma anche perché lo ha fatto la criminalità organizzata. Il giornalista diventa sempre più un problema per loro, ma alla fine è proprio questo il nostro mestiere. Essere un problema, sia nel fare domande scomode, sia nelle nostre indagini e pubblicazioni”.

La giornalista e scrittrice Grecia Aguilera (Guatemala) ha commentato: «Penso che la libertà di espressione sia un diritto che accompagna l’essere umano fin dall’inizio della sua vita, fa parte della sua sussistenza e come tale deve essere rispettato e lo farà strettamente e intimamente legati alla libertà di stampa”.

L’esperta di comunicazione, Inés Llambías, ci ha portato a riflettere sul ruolo dei media nel controllo della pandemia: “Ricerche scientifiche, alcune delle quali condivideremo oggi, hanno stabilito che il nostro lavoro è e sarà sempre espressione di squadra, comunicatori e scienziati uniti per guidare opportunamente la comunità, insegnare, preparare, allertare, con totale trasparenza e urgenza”.

Jenny Pérez, giornalista con una brillante carriera nelle televisioni cilene e tedesche, ha approfondito i media europei e il contributo che possono e devono dare alla lotta per la libertà di stampa nel mondo. In dettaglio ha sviluppato il ruolo dei media internazionali di fronte al declino globale della libertà di stampa e di espressione. Uno sguardo ai tedeschi nella pandemia e nella copertura della guerra in Ucraina in America Latina: “libertà contro censura, tolleranza contro stigmatizzazione”.

Insieme ad Alba Kepi, corrispondente in Italia per la televisione albanese RTV Ora, abbiamo parlato di come è cambiato il lavoro del giornalista durante la pandemia: «Conoscenza scientifica, trasparenza, improvvisazione, concretezza, emozione, creatività, esclusività, pressione lavorativa… sono alcune delle parole chiave del lavoro dei giornalisti messi a dura prova durante la pandemia globale”.

Abbiamo concluso il nostro confronto con la giornalista e direttrice della sede italiana dell’agenzia di informazione russa TASS, Vera Shcherbakova, che ha svolto un’approfondita analisi della verità in relazione all’attuale guerra in Ucraina: «La verità nel giornalismo difficilmente esiste oggi. Si può giustamente affermare che ciascuno ha la sua. Gli stessi eventi possono verificarsi, anche se in tutta sincerità e onestà personale, in un modo completamente diverso. Questo è particolarmente notevole ora in Ucraina, dove la narrazione è completamente compromessa da tutte le parti coinvolte”.

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